Quali sono le 10 qualità di base, necessarie per svolgere al meglio attività di marketing relazionale e di comunicazione?
Curiosità, empatia, ascolto, osservazione, sensibilità, riflessione creativa, studio dei comportamenti, gestione emozionale, capacità espressive, assertività…
Sono skills che non vengono mai sottolineate abbastanza ma, secondo me, sono caratteristiche imprescindibili per chi opera nel settore della comunicazione, del management e del marketing relazionale.
Queste presuppongono, oltre che la formazione relativa al settore, ricerca e studio continuo in svariati ambiti quali: sociologia, psicologia, filosofia, diritto, economia… perchè, come direbbe Socrate, per comunicare bisogna conoscere!
Vediamo allora nel dettaglio le qualità che possono venirci in aiuto nel processo di definizione di un piano strategico di comunicazione e nelle attività di marketing relazionale:
1. Curiosità:
Bisogna essere un po’ come fu Ulisse, curioso e assetato di conoscenza, insofferente ai dogmi e ai limiti imposti. Conoscere per sviluppare quella capacità critica che sappia sconfinare in nuove verità, che faccia ragionare con la propria testa.
La conoscenza deriva dalla “meraviglia” di quei “perchè” che ci chiediamo fin da piccoli, entusiasmati da ciò che ci circonda. Fin quando saremo curiosi avremo possibilità di crescere.
2. Empatia:
Saper sviluppare quella capacità di porsi in maniera immediata nello stato d’animo e nella situazione dell’altro. Nello specifico, quella capacità di formulare messaggi in cui l’altro è portato ad immedesimarsi.
Utile perchè ci rapportiamo con tante tipologie di target ed esigenze diverse che dobbiamo trattare sempre, in modo personale e non standard. (leggi anche la stretegia più vecchia del mondo)
3. Ascolto
Per l’ascolto ho un debole, sono in questa modalità per natura e le cose che riesco ad imparare, i segnali che riesco a captare e i messaggi che colgo stando zitta, non hanno prezzo. Non c’è nulla di costruttivo nell’ascoltare la propria voce, mentre ascoltare “l’altro”, ci permette di capire ed entrare in empatia con l’interlocutore, permettendoci di raccogliere quelle informazioni che ci saranno utili per studiare la strategia.
4. Osservazione
Osserva chi ascolta. Questo presuppone attenzione ai dettagli e ai particolari che possono fare la differenza in una strategia di comunicazione. Anche l’osservazione come l’ascolto, mette l’altro come protagonista permettendogli di sentirsi a proprio agio.
5. Sensibilità
La sensibilità è tutto ciò che non è superficiale, è il saper cogliere oltre il banale, oltre lo scontato e oltre il risaputo. E più si è sensibili più è facile accorgersi delle peculiarità, delle caratteristiche e delle specificità che fanno la differenza in un mondo dove ormai è fondamentale distinguersi dalla massa.
6. Riflessione creativa
“Cogito ergo sum”. La capacità riflessiva, allontana dall’impulso, dalla fretta, dall’azzardo, tutte cose che spesso fanno prendere decisioni sbagliate e il pensiero, è ciò che crea le nostre opinioni, i punti di vista e la consapevolezza. La creatività, come la curiosità vista in precedenza, è necessaria ai nostri pensieri come l’ossigeno per il nostro vivere, solo con il pensiero creativo si può innovare, guardare oltre, realizzare, differenziarci e crescere.
7. Studio dei comportamenti
Per comunicare qualcosa a qualcuno, quel qualcuno bisogna conoscerlo. Ecco allora che si rende necessario capirne i comportamenti, le abitudini, le passioni, gli interessi e le esigenze… senza la conoscenza di un target di riferimento, non c’è alcuna strategia di marketing efficace degna di nota.
8. Gestione emozionale
La capacità di sapersi relazionare è una delle cose più difficili da fare. Entrano in ballo le emozioni, il carattere e il vissuto di ognuno, cose queste, che possono metterci in seria difficoltà se non si impara a gestirle prendendo le giuste distanze dal “personale”.
9. Capacità espressive
Per “comunicare”… bisogna saper comunicare! Non è il semplice saper scrivere o parlare correttamente ma la capacità di essere efficaci nel far arrivare il messaggio che intendiamo inviare al target a cui vogliamo inviarlo. Pratica (tanta) e idee chiare sono la formula magica.
10. Assertività
Le relazioni e la comunicazione spesso ci mettono nella condizione di dover affermare noi stessi, con le nostre idee e opinioni che spesso sono contrastanti con quelle dell’interlocutore. Bisogna saperci fare… per nulla semplice quando la relazione è basata sull’io!
Quando si diventa assertivi, è perchè si è raggiunto un buon grado di consapevolezza di sè, di autostima e si sono sviluppate tutte le qualità necessarie che ci permettono di esprimere liberamente le nostre opinioni ed emozioni, senza offendere l’interlocutore.
“Io so di non sapere” cit. Socrate
Pure io!
Cordialmente…
Roberta Voiglio
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