E’ tempo di riflessioni e di buoni propositi… e facciamoli in anticipo. Cribbio!

Avverto da un po’, la consapevolezza che la corsa al successo (che tutti ci auspichiamo, alzandoci al mattino), non sia per volontà di collaborare al raggiungimento di un vero miglioramento collettivo e di riflesso, personale.

Il “miglioramento” mi appare, come l’alibi che aizza il desiderio sfrenato di ognuno, di fare la “prima donna” e, se non si raggiunge questo nobile scopo, si denigra, si critica, si mettono i bastoni fra le ruote, si distrugge, si rema contro…

Piuttosto, il peggio!

In passato, siamo stati fautori di opere all’onore del mondo da parte di “geni” riconosciuti tali dopo la loro morte mentre in vita, erano semplicemente “professionisti” nel loro settore. Adesso invece si pensa d’esser “geni”, senza ancora aver fatto vedere il cammello.

E questo è un “bug”!

E lo è, perchè non è necessario essere dei “geni” per capire che alla volontà “costruttiva” è subentrata quella “distruttiva” che porta più audience… o engagement, per essere più moderni.

Siamo nell’era della condivisione ma non siamo in grado di collaborare per paura e bramosia del nostro posto in società.

Non c’è assertività nella comunicazione fra persone, soprattutto quando in mezzo ci sono interessi e per ogni cosa e fatto, c’è un pro e un contro senza volontà di soluzione volta alla conquista di un bene comune (capace di dare valore anche al singolo) ma solo la ricerca di un vincitore e un vinto, poi…

Per 5 minuti siamo tutti fratelli

ci sciacquiamo la bocca con il “no alle guerre”, cantiamo “imagine” di Lennon e ci mettiamo la bandierina sulla faccia… ma in realtà, non tolleriamo nemmeno il vicino di casa.

“… e non basta l’attesa di civiltà, per essere, essa stessa, civiltà!”

Auguro a me e a tutti voi, in anticipo, collaborazioni proficue e dense d’umanità. Perchè a fare gli auguri di Natale a Natale, siam capaci tutti! 😉

Cordialmente…
@RobertaVoiglio #nondicocoseacaso