LinkedIn: il social che ti prende per la gola

Tutto molto bello su LinkedIn.

Frasi introspettive, poesie, citazioni, bacini… tanti bacini e caffè… ettolitri di caffè, accompagnati da ghiottonerie di ogni tipo. “Prendere per la gola” dicevano le nonne, ma questi tempi non sono più quelli in cui te la cavavi con una apple pie!

Ma il lavoro?

Credo che, in un contesto online, venga a mancare il concetto di LUOGO e di CONSONO.

Insomma, mentre su Facebook sono in piazza o al bar con amici, per cui il mio fare può essere più scanzonato e su Twitter sono in mondovisione per cui “bada a come parli” purché eccentrico, su LinkedIn mi trovo negli uffici, bar, sale riunioni per incontri e dialoghi di lavoro… difficilmente il mio atteggiamento o il mio modo di pormi sarà lo stesso nei vari ambiti, pur mantenendo il mio caratterino.

Mancanza di autenticità?

Ma assolutamente no, è semplice sapersi adattare ai contesti. A volte è solo questione di dettagli che però, fanno enorme differenza.

Tra i professionisti del mio settore da un bel po’, 1 post su 3 riguarda questa non curanza… so che spesso si viene visti come i presuntuosetti che la sanno lunga ma credimi, tutto si riassume nel semplice buon senso, senza dover essere necessariamente degli esperti.

Fare personal branding non è una pratica così moderna, già con “l’Arte di ottenere rispetto” in tempi non sospetti Schopenhauer parlava di reputazione, onore e fama,incentivando però il buon senso, appunto, nello scindere quella che era l’immagine reale dell’uomo da quella creata, su di lui, dall’opinione della gente.

E’ un sottile gioco di equilibrio che regola le reti di relazioni, specie quando queste, sono fatte di legami deboli.

(Uh… vorrei parlarne ore di tutto questo, mi appassiona da morire ma il tedio è off topic)

Insomma, chi fa del social networking strategia di marketing per la professione, non può davvero più esimersi dal conoscere le dinamiche che regolano la vita online.

Il risultato potrebbe non essere quello desiderato e creare più danni che vantaggi alla nostra immagine professionale… poi si piange, si va in giro a dire che non funzionano, che non servono, perdendo così delle buone occasioni. Ma ti pare?

Beh, ora che ho finito e son stata relativamente breve, non è che ti andrebbe di contattarmi per approfondire il discorso sull’onore, la fama, le reti, i legami deboli e il personal branding?

Perchè, non è solo filosofia eh… 😉

 

Cordialmente…
@RobertaVoiglio #nondicocoseacaso

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Roberta Voiglio

Digital Business Coach esperta di Comunicazione e dinamiche del Cambiamento. Dal 1997 mi occupo di Comunicazione Corporate, Marketing Strategico, Personal Branding e Servizi Digitali Innovativi. 2003 - titolare de L'Esprit Nouveau di Voiglio Roberta & C snc Agenzia di Comunicazione 2018 - Digital Gap Advisor e Manager per The Digital Box spa MarTech & Digital Strategies Company. 2020 - Digital Coach Responsabile Sportello Digitale presso Confcommercio Cuneo 2021- TEDxer membro di Direzione Artistica e Speaker Coach per TEDxCUNEO.

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1 pensiero su “LinkedIn: il social che ti prende per la gola

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