Strategia ed esecuzione: l’equilibrio dipende da basi solide

Com’è possibile concepire la grafica, in ambito di strategia ed esecuzione, senza conoscere l’importanza e le regole principali che il visual design ha, nei confronti del “messaggio“?

L’utilizzo incondizionato di ciò che va di moda, che fa trend e che sembra funzionare in un dato momento, non è garanzia di un buon lavoro creativo. Semmai, queste sono proprio la pappa per chi si sta improvvisando in un settore che invece, per essere svolto al meglio, ha bisogno di basi solide per dare sfogo alle proprie capacità creative e poter dare vita ad una strategia efficace e vincente.

In ambito pubblicitario a fare da padrone, come detto, è il messaggio e i fattori da prendere in considerazione sono:

1. Chi lancia il messaggio (prodotto/servizio)
2. Per quale scopo lo lancia (esigenze/strategia)
3. Chi riceve il messaggio (target/utenza)
4. Cosa deve suscitare o, a che azione deve portare (obiettivo/risultato)

Dall’analisi di questi fattori nascono la composizione, l’impaginazione, lo studio del colore, del carattere tipografico, delle immagini, del payoff ed eventuali testi… ossia, prende forma quella che viene chiamata progettazione grafica, che nasce anche a seguito e in considerazione dei 7 livelli del messaggio pubblicitario facenti parte della strategia del linguaggio.

È possibile progettare senza avere un background culturale e attitudinale?

Assolutamente si!

È altrettanto possibile farlo bene?

Meno… molto meno!

Lo dimostrano le miriadi di pubblicità non solo brutte e di dubbio gusto, che stanno affollando giornali, riviste, cartelloni, ecc…, ma e soprattutto, pubblicità senza alcuna regola grafica… grafica, che ricordo essere una disciplina e non un’espressione artistica fine a se stessa.

Come posso progettare una casa senza conoscere la statica e la scienza delle costruzioni che la reggono, senza conoscere la distribuzione logica degli ambienti, senza conoscere i materiali e le loro caratteristiche per sapere come abbinarli in base al loro “lavoro”, come posso rifarmi a degli stili, se non conosco la storia dell’architettura e i contesti storici, come posso personalizzarla senza conoscere l’illuminotecnica, la colorimetria e i materiali di rivestimento e decorazione?

Insomma, ciò che il grafico e l’architetto mettono nero su bianco non è un semplice guizzo… ma è il risultato di analisi, di conoscenza e di studio preventivo che porta poi, all’idea creativa e alla sua realizzazione.

Ora…

Sulla base di questa premessa, ovviamente personale e aperta al confronto, mi chiedo:

◾ Perchè quando un font inizia ad andare di moda questo viene riproposto in ogni tipologia di pubblicità e promozione, senza valutare se si adatta o meno al contesto?

◾ Perchè non si presta più la dovuta attenzione al concetto di armonia d’impaginazione, nel rapporto testo e immagini?

◾ Perchè gli abbinamenti di colore sono tali “chemmanco” al luna park?

◾ Perché pare che più caratteri usi e più concetti evidenzi… tralasciando anche l’importanza del giusto equilibrio tra caratteri con e senza “grazie”?

◾Perchè l’uso di immagini di “sesso” o l’allusione ad esso nei testi, è considerata, nella testa di non so chi, una pubblicità che funziona a prescindere?

Insomma… “basta che se ne parli”?

È creatività questo?
È “mestiere”?

Paul Rand: “…il design è uno dei campi più complicati in cui eccellere, dove per avere successo e portare un valido contributo è necessario dedicarvisi con zelo.”

…a voi l’ardua sentenza!

Cordialmente
@RobertaVoiglio #nondicocoseacaso

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Roberta Voiglio

Digital Business Coach esperta di Comunicazione e dinamiche del Cambiamento. Dal 1997 mi occupo di Comunicazione Corporate, Marketing Strategico, Personal Branding e Servizi Digitali Innovativi. 2003 - titolare de L'Esprit Nouveau di Voiglio Roberta & C snc Agenzia di Comunicazione 2018 - Digital Gap Advisor e Manager per The Digital Box spa MarTech & Digital Strategies Company. 2020 - Digital Coach Responsabile Sportello Digitale presso Confcommercio Cuneo 2021- TEDxer membro di Direzione Artistica e Speaker Coach per TEDxCUNEO.

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